Il vino è come la poesia, che si gusta meglio, e che si capisce davvero, soltanto quando si studia la vita, le altre opere, il carattere del poeta, quando si entra in confidenza con l’ambiente dove è nato, con la sua educazione, con il suo mondo.
Il vino è la poesia della terra.
Così scrive Mario Soldati, scrittore torinese del Novecento, nel suo libro dedicato interamente al vino, “Vino al vino”. Ogni bottiglia di vino è contraddistinta dalla propria storia, a partire dal suolo in cui viene coltivata l’uva, alle modalità di coltivazione, ai processi di vinificazione, all’azienda produttrice, alla messa in commercio e al suo successo.
Con questa premessa, andiamo, quindi, a presentarvi la terra che ci ha ispirato, la terra che ospita il Podere Anima Mundi: Lari.
Lari
Lari sorge in un territorio a spiccata vocazione agricola, in cui vitocultura e frutticoltura rappresentano una risorsa economica importante.
Il borgo, abitato fin da epoca etrusca, circondato da una cinta muraria con tre porte di accesso, è caratterizzato dal Castello dei Vicari, di impianto medievale anche se la struttura attuale risale al XVII secolo. Per la sua posizione dominante su tutta la zona del Valdarno, dalle sue mura la vista spazia libera dai monti pisani alle balze di Volterra, dalla costa livornese fin oltre Peccioli, il castello è stato un importante presidio militare della Repubblica Pisana fino alla sua caduta sotto Firenze, nell’ottobre del 1406. Successivamente il castello divenne dimora dei Vicari, governatori e membri delle famiglie fiorentine, che lo trasformarono in residenza riservata ai regnanti di Toscana, dai Medici ai Lorena.
Nei dintorni di Lari una rete di sentieri permette di scoprire interessanti scorci paesaggistici e località.
Lari e il vino
L’introduzione della pratica della viticoltura risale ai tempo degli Etruschi. Lari è stata una zona molto riconosciuta in passato per la produzione di vini di qualità. A fine Ottocento la zona è stata abbandonata a causa di un parassita che attaccò i vitigni ed e la sua fama è rimasta solo per la produzione di vini di tradizione contadina.
Ma perché scegliere proprio Lari per la produzione di vino?
La nostra scelta non è casuale. Dopo varie analisi e valutazioni sulla posizione geografica e sulle condizioni climatiche, abbiamo deciso di scegliere le colline di Lari con l’intento di riqualificare la zona attraverso la produzione di vini di alta qualità proveniente da vitigni autoctoni e strettamente legati alle radici toscane. Morfologicamente la zona è caratterizzata da rilievi collinari dolci di non elevata altitudine. Le condizioni climatiche che si riscontrano nella zona sono tali da creare un habitat particolarmente idoneo alla vitocultura di qualità, sfruttando la presenza del libeccio e della tramontana, venti di montagna e di mare, e dalla presenza dell’aria salmastra.
La scelta è quella di produrre vini in purezza per esaltare le caratteristiche così particolari dei terroir in assenza di prodotti chimici e con un processo di fermentazione spontanea attraverso l’utilizzo di soli lieviti naturali. Il legame con il territorio e la natura è davvero stretto: sono stati recuperati dei vitigni autoctoni più importanti che non solo rappresentano la storia toscana, ma permettono la produzione di vini dal sapore davvero unico.