I vitigni Anima Mundi occupano 4 dei 17 ettari del podere: per ogni vigna abbiamo scelto il migliore appezzamento di terreno nel rispetto della biodiversità della pianta e delle sue necessità.
Dopo il Pugnitello e il Foglia Tonda, è la volta di presentarvi il vitigno “Colorino del Valdarno”.
Nel nostro vigneto 2 Venti, una parte è dedicata alla coltivazione del Colorino, il cui nome deriva dalla caratteristica nota colorata che la sua lavorazione dona ai vini.
Nasce nelle province di Arezzo, Firenze e Siena, anche se oggi viene coltivato in altre regioni come Umbria, Marche, Lazio e Liguria.
In passato, il Colorino ha avuto un ruolo dominante nella preparazione del vino Chianti come uva da “governo”, per l’elevato grado zuccherino e la caratteristica di conferire al vino un colore rosso granato scuro. Vista, però, la scarsità della sua produzione, dagli anni ’60 il Colorino comincia a perdere d’interesse per i viticoltori, che lo sostituiscono volentieri con vitigni a produttività maggiore.
È grazie a quei pochi viticoltori che hanno continuato questa particolare coltura che il Colorino non è andato perso nel tempo e, ad oggi, sta conoscendo una rinnovata attenzione, recuperato dai produttori più attenti alla qualità che alla quantità. Il Colorino, infatti, è utilizzato principalmente dai viticoltori nella sperimentazione di nuove clonazioni, con l’obiettivo di creare vini in purezza di qualità superiore, sfruttando la nota particolare di questo storico vitigno.
Il Colorino è caratterizzato da un grappolo di piccole o medie dimensioni, con forme coniche, alati e variamente compatti. Le bacche, anch’esse di piccole o medie dimensioni, sono sferiche e abbondantemente ricoperte di pruina sulle bucce. È un vitigno abbastanza rigoroso e dalla resa costante, presenta un’interessante resistenza alle principali malattie parassitarie ed è molto sensibile allo iodio.
Il vino del Colorino risulta di una bella tonalità spessa e profonda che ricorda il colore della barbabietola, con buone graduazioni alcoliche e strutture dotate. L’esperienza sensoriale di assaggio, odorando a naso il bicchiere regala un profumo immediato, essenze di terra e di tiglio. In bocca, risulta morbido e corposo, con un retrogusto fruttato.
A cosa possiamo abbinare il Colorino?
Per i curiosi e i buongustai aggiungiamo che il Colorino è ottimo in abbinamento con qualsiasi portata: dai primi piatti al ragù, alle carni rosse non troppo elaborate, ma anche ai formaggi e salumi stagionati.